Sono stati i prestigiosi saloni di Palazzo Spiga a ospitare la X edizione del Premio GIULIACARLA CECCHI, nato nel 2003 e dedicato ai giovani aspiranti stilisti delle scuole di moda di tutto il mondo. Anche in questa edizione, patrocinata dal Comune di Firenze e dalla Regione Toscana, molte sono state le proposte al vaglio dell’ideatrice del progetto la figlia stilista Pola Cecchi (coadiuvata da una giuria qualificata), che sulle orme della madre Giuliacarla, porta avanti l’atelier fiorentino fondato nel 1933.
L’occasione è valsa la presentazione del lookbook di GiuliaCarla Cecchi, un libriccino edito da Genius Loci, con testi della professoressa Cristina Giorgetti, storica della moda, che mette in fila i capi iconici della stilista allora fotografati da Michael Doster. Sempre più alta la qualità dei concorrenti, selezionati in virtù della creatività e della fattibilità del capo in gara.
Vengono dalle più importanti scuole di moda italiane, ma anche da Malesia, Singapore e Giappone. È importante – spiega Pola Cecchi – che a ogni progetto creativo corrisponda una realizzazione di qualità fedele all’idea del fashion designer”, Dopo l’esibizione dei concorrenti, sfileranno sei finalisti del “Sistema Copernicano”, associazione no profit impegnata a far conoscere alle aziende gli stilisti nominati degli anni precedenti.
Tema dell’edizione 2024 era “Come trasformare un tessuto puro o sintetico in un capo di Alta Moda”.
Il Concorso, aperto a tutti i creativi specializzati nel settore Moda-Donna in età compresa tra i 18 ed i 28 anni, è gratuito. I candidati in gara hanno realizzato progetti inediti e ad accompagnarli sono stati i loro docenti, tutti ospiti del Centro Studi GiuliaCarla Cecchi. I primi tre classificati si sono aggiudicati premi in denaro di 1.500, 1.000, e 500 euro oltre a un sofisticato programma informatico per fashion designer realizzato dai partner “Pro2dev” e “Arti21” per un valore complessivo di circa 20.000 euro.
Il Premio è un omaggio allo spirito, lo stile, la competenza, il rigore, la capacità di trasformazione sia dei materiali sia delle tecniche di lavorazione di Giulia Carla Cecchi, una stilista che dei nastri e delle sue creazioni-scultura ha fatto la cifra delle sue collezioni d’alta moda su misura, da anni patrimonio italiano presente alla Galleria del Costume di Firenze di Palazzo Pitti e, patrimonio russo presente all’Hermitage di S. Pietroburgo.
La giuria presieduta da Pola Cecchi era composta da Caterina Chiarelli, già direttrice della Galleria del Costume, Theodolinda Tzivelis, stilista e responsabile della sezione moda dell’associazione industriali, Teresa Pasqui, docente di Moda, Loredana Ficicchia giornalista, Maurizio Mancianti, presidente dell’associazione Toscana-Usa e Panathlon, Tiziana Trillo coordinatrice Federmoda Cna Firenze Metropolitana.
L’ammontare delle donazioni raccolte in occasione dell’evento è stato interamente devoluto all’associazione di volontariato e sostegno agli anziani “Auser” di Campi Bisenzio, vittima di un’alluvione lo scorso anno. In particolare, per il loro progetto “bucacenci”, a cura di signore pensionate che si dilettano, per beneficenza, a fare borse, collane, grembiuli in vendita nei loro mercatini.
La Maison GIULIACARLA CECCHI, atelier di moda fiorentino, nasce nel 1933 dalla volontà della fondatrice Giuliacarla Cecchi (1913-2005), e percorre tutta la storia della moda italiana del ‘900; dalla sartoria su misura, all’alta moda originale e artigianale diffusa nel mondo, alle “collezioni d’autore” esclusive e uniche, sempre presentate e distribuite da Firenze. Sue sono le creazioni di abiti costruiti usando solamente dei nastri, e le lavorazioni goffrate che le hanno consentito di essere esposta nei musei. Attualmente la Maison è condotta da Pola Cecchi che, con Giuliacarla, ha condiviso la gestione, l’evoluzione e lo sviluppo della casa di moda e che, con questo premio intende onorare la creatività, l’avanguardia e la sapienza della madre.