Al via dal 16 al 18 maggio la Valenza Jewelry Week. L’evento, realizzato dal Comune di Valenza in collaborazione con Roma Jewelry Week e Fondazione Mani Intelligenti, è volto alla valorizzazione della cultura del gioiello e delle arti orafe nonché del patrimonio storico e immateriale di uno dei distretti orafi più importanti d’Italia.
L’evento, che nasce dalla volontà degli ideatori della Roma Jewelry Week di portare il progetto anche in altre città d’Italia, avrà un programma diffuso, come anticipato durante la mostra “Ri-Trovamenti. Il gioiello tra Roma e Valenza”, realizzata al Museo Napoleonico di Roma. La mostra nella Capitale ha visto la partecipazione dei Maestri orafi valenzani in dialogo con quelli della Neo Scuola Romana del gioiello contemporaneo, che parteciperanno alla VJW 2024.
Protagonisti della Valenza Jewelry Week, dunque, saranno le creazioni di artisti orafi e jewelry designer, studenti, alumni e young talent provenienti da Roma e da tutta Italia, che dialogheranno con quelle dei Maestri orafi valenzani.
Il gioiello italiano a Valenza: un incontro volto a valorizzare la creatività italiana, al fine di promuovere l’eccellenza del “saper fare” che ha reso unico il Made in Italy, apprezzato in tutto il mondo. Un patrimonio inestimabile che va preservato e tramandato.
Sarà il primo di una serie di appuntamenti, nella città di Valenza, che darà vita ad un ambiente culturale di discussione e confronto, che possa valorizzare il gioiello in tutte le sue espressioni, dall’alta gioielleria al gioiello contemporaneo.
Un percorso che metta in evidenza la grande capacità di creazione italiana, una inedita intesa tra le competenze per far sì che aziende, artisti e designer, possano accompagnare lo sviluppo di una nuova epoca del gioiello italiano.
Per l’inaugurazione, che si terrà giovedì 16 maggio, sono previsti due opening delle mostre in programma, uno a Palazzo Valentino – Centro Comunale di Cultura e l’altro al Centro Espositivo dell’Arte Orafa Valenzana; la serata si concluderà con un cocktail e musica jazz.
Al Centro Comunale di Cultura è prevista una mostra di gioielli realizzati da aziende, maestri orafi, autori e designer provenienti da tutta Italia, che dialogheranno tra loro e con l’installazione site specific, dedicata al tema della mostra, creata dall’artista Antonio De Luca. I colori delle gemme preziose incastonate nei gioielli esposti si confronteranno con la pittura materica, delicata e al tempo stesso incisiva, proposta dal pittore. In mostra anche una selezione di opere del progetto Filodoppio curato da Lia Lenti e Domenico Maria Papa. Filo doppio segue concettualmente e rinnova aggiornandolo il progetto, intrapreso già dal 2020, di collaborazione tra artisti e aziende del distretto orafo di Valenza per la progettazione e produzione di opere uniche tra gioielli, opere d’arte da indossare e creazioni inedite sperimentando nuovi contenuti e percorsi creativi.
Saranno in mostra al Centro Comunale di Cultura anche le creazioni di studenti e alumni dell’Istituto Europeo di Design di Roma e di Torino e dell’Accademia Italiana. Gli alumni dello IED Torino presenteranno alcuni progetti realizzati in collaborazione con alcune aziende presenti nel territorio.
Presenti anche le scuole valenzane For.Al “Vincenzo Melchiorre”, IIS “Benvenuto Cellini”, ITS GEM i vincitori dello Jewelry Junior Program e le creazioni degli studenti delle primarie di Valenza.
Il focus è il Sapere Fare che viene declinato in diverse modalità dai diversi partecipanti.
Le aziende valenzane rappresentano una cifra stilistica che è il risultato del lavoro e delle competenze acquisite nel tempo dagli orafi e gioiellieri locali. Artigiani che hanno saputo operare, nel tempo, nel rispetto delle tecniche tradizionali senza, però, rinunciare a guardare al futuro dando vita a creazioni sempre orientate alla alta qualità. Ancora oggi la capacità di ogni azienda di crescere ed evolversi, attraverso un connubio tra tradizione e innovazione, ha fatto si che il saper fare dell’arte orafa valenzana sia riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
La neo scuola romana del gioiello contemporaneo lo farà attraverso la storia e la tradizione del Masenza. L’Alteravanguardia- Neo Scuola Romana del gioiello contemporaneo, eredita conoscenze, linguaggi e storie dall’esperienza del gioiello d’artista del caso Masenza degli anni ‘60 e ‘70, in cui abili artigiani prestarono le loro qualità di tecnica orafa agli artisti del ‘900. Figli e allievi di seconda e terza generazione proseguono nello stesso filone, definendo il gioiello forma espressiva indirizzata a divenire baluardo concreto della conoscenza intellettiva opposta all’idea tecnologica del contemporaneo. Il gruppo rivendica la sofisticata manualità, la competenza, l’innovazione in rapporto alla tradizione, ma soprattutto la costruzione di una nuova dimensione della conoscenza. Ogni opera gioca su stratificazioni e slittamenti di pratiche il cui fine è il racconto di una realtà altra, vista dall’autore che dal tempo presente intende catturarne vizi e virtù. La materia preziosa e la gemma non esprimono il mero valore estetico e intrinseco, piuttosto sono funzionali alle varie categorie del racconto, poiché essere Alterità significa anche riappropriarsi del piacere di vivere e trasmettere esperienze (Claudio Franchi Curator).
Gli artisti e i designer del progetto Incinque Jewels e quelli selezionati dalla RJW provenienti da tutta Italia, coniugheranno la tecnica con l’estro creativo per rappresentare il saper fare italiano, plasmando le pietre seguendo i mutamenti della natura e della propria cifra stilistica.
In questo contesto l’esperienza della galleria Incinque Open Art Monti di Roma, come residenza d’artista dedicata al gioiello contemporaneo, offre uno spunto per un ulteriore dialogo tra gli artisti stessi.
Il progetto Filo Doppio presenta il concetto del “saper fare attraverso lo spirito dell’arte” come nuovo spazio di trasformazione creativa e consapevole della materia e come nuova dimensione della sostenibilità del distretto orafo valenzano. I dialoghi instaurati tra gli artisti e i maestri orafi di Valenza sono i veri protagonisti, un lavoro di tessitura che ha messo in comunicazione personalità animate dal comune intento di dare risposta formale e funzionale al desiderio ineludibile di generare bellezza. Gli artisti e gli orafi si sono impegnati nella ricerca di una trasformazione creativa e consapevole della materia per dare vita a gioielli a vocazione artistica. In quattro anni sono stati coinvolti ventiquattro artisti e venti realtà orafe nella realizzazione di ventisei opere originali.
Al Centro Espositivo dell’Arte Orafa Valenzana sarà allestita una mostra dedicata alla prestigiosa tradizione orafa di Valenza.
Il distretto orafo valenzano rappresenta un tratto distintivo dell’identità alessandrina. Conosciuta in tutto il mondo la gioielleria valenzana ha una forte propensione per l’internazionalizzazione, che la rende motore dell’export della provincia di Alessandria. Riconosciuto nel mondo per la gioielleria di alta gamma, il distretto valenzano è composto da aziende altamente specializzate inserite in un robusto tessuto di imprese artigiane. Qui ogni anno vengono lavorate circa trenta tonnellate d’oro e arriva quasi il 90% delle pietre preziose importate in Italia (fonte: Centro estero internazionale Piemonte). La storia orafa valenzana ha radici antiche, essa si sviluppa, infatti, a partire dal 1817 quando Francesco Caramora apre in Contrada Maestra la sua bottega. Il saper fare artigiano passa di mano in mano, da Maestro ad Allievo, come un inestimabile segreto, tramandato di generazione in generazione.
A quasi cento anni dall’arrivo di Caramora a Valenza, in città erano attive circa 43 aziende orafe con un totale approssimativo di 613 operai. Più di duecento anni dopo, sono 800 le aziende attive sul territorio e i lavoratori orafi sono circa 4.500.
Ancora oggi la capacità di ogni azienda di crescere ed evolversi, attraverso un connubio tra tradizione e innovazione, è la motivazione per cui il saper fare dell’arte orafa valenzana sia riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
La Valenza Jewelry Week 2024 con il tema “Gemme e pietre. La natura diventa gioiello, plasmata dalla creatività”, vuole mettere in luce ed esaltare l’importante connubio tra gioielli e pietre. Una fondamentale relazione per la progettazione della forma espressiva dell’estetica del piccolo.
Ogni gioiello esposto sarà il frutto di un dialogo intimo tra il metallo e la pietra, dove la materia prende vita attraverso le sapienti mani dei Maestri orafi, che ne esaltano la sinergia.
Nell’immaginario collettivo le pietre preziose vengono associate alle rocce, ai minerali, a qualcosa di amorfo che prende la forma di gioiello solo ed esclusivamente attraverso la creatività e il “saper fare”. Questo passaggio è fondamentale, tanto importante quanto ormai dato per assodato. L’iter creativo parte dal saper cogliere l’essenza primaria della gemma, e questo presuppone la scelta consapevole di individuarne la qualità espressiva, da tradurre in termini di valore narrativo.
Nell’atto di scegliere una pietra vi è il riconoscimento di quanto possa esprimere, che sia questo un dato di fatto o una convinzione di colui che la plasma.
La nuova edizione della VJW si sofferma sull’atto creativo e diventa occasione di riflessione e valorizzazione del saper immaginare e saper fare, due azioni complementari che determinano la stretta relazione del processo di trasformazione della pietra naturale a quella plasmata; un atto attraverso il quale la gemma aspira a sublimare la ricerca espressiva del gioiello come forma d’arte.
Con l’intento di far conoscere il patrimonio storico e culturale di Valenza e riscoprire la storia centenaria dell’arte orafa valenzana, è stato ideato un percorso con visite in alcuni laboratori presenti sul territorio, in programma per venerdì 17 maggio. Sempre venerdì, il Teatro Sociale sarà animato da idee e ispirazioni grazie a talk di approfondimento con focus sul mondo pietre, uno rivolto al mondo delle scuole con la partecipazione di Tiziano Russo – Regista Generazione Skam e di Umana ed uno orientato ai professionisti e agli addetti dei lavori con la partecipazione del Dott. Marco Frey – presidente della Fondazione Global Compact Italia, organismo delle Nazioni Unite e della Dott.ssa Fiamma Rivetti – Esperta di neuromarketing (Behavior and BrainLab IULM).
La giornata si concluderà con un evento di chiusura al Teatro Sociale con intrattenimento musicale accompagnato dalle eccellenze enogastronomiche del territorio.
Il finissage dell’evento è previsto per sabato 18 maggio presso il Centro Espositivo dell’Arte Orafa Valenzana. In linea con gli obiettivi della Fondazione Mani Intelligenti e con quelli della RJW, la Valenza Jewelry Week avrà un focus sulla formazione, con l’intento di incentivare e supportare l’arte orafa tra i giovani, promuovendo l’inserimento professionale, sostenendo gli ideali della Fondazione e creando un solido ponte tra tradizione e innovazione.
Con la co-organizzazione del Dirigente dell’Istituto Comprensivo “Paolo e Rita Borsellino”, Prof. Maurizio Primo Carandini, si seguirà un viaggio sensoriale attraverso i punti diffusi dove ogni pietra si sposa con un genere musicale per creare un’atmosfera unica e coinvolgente: l’eleganza del diamante si fonde con le note della musica classica; la delicatezza del quarzo rosa si armonizza con le melodie dei musical; l’intensità dell’ametista si mescola con il ritmo del jazz; la forza del quarzo fumé si unisce all’energia del rock; la luminosità del topazio citrino incontrano le melodie spensierate della musica leggera.
Protagonisti anche i bambini delle classi quarte e quinte elementari, visitatori dei luoghi d’interesse inclusi nel percorso e giocatori nel pomeriggio del 17 maggio di Ce.St.In.Geo. Board Game “The City of Gold and Diamonds”, un gioco da tavolo unico ed esclusivo che si snoda fra la storia della città e le sue competenze orafe.
Un contributo significativo verrà anche dalle scuole di alta formazione orafa: For.AL “Vincenzo Melchiorre” che aprirà per l’occasione il suo spazio espositivo e ITS GEM che farà conoscere la scuola e i suoi laboratori.
L’IIS “Benvenuto Cellini” accoglierà i visitatori nel laboratorio gemmologico intitolato alla professoressa Speranza Cavenago Bignami. Inoltre, gli studenti e i docenti del Liceo Artistico hanno intrapreso un progetto creativo volto a valorizzare gli spazi urbani e ad accogliere i visitatori con opere d’arte uniche e suggestive.
Gli studenti sono entusiasti di contribuire ed esprimere la propria creatività attraverso opere che rispecchiano l’atmosfera dell’evento “Valenza Jewelry Week”.
“Il Comune di Valenza da anni sostiene le iniziative culturali ed espositive volte alla valorizzazione e alla promozione della prestigiosa tradizione orafa del distretto valenzano. Come Amministratori siamo convinti dell’importanza che tali iniziative hanno per la definizione di una identità culturale, artistica e produttiva della città. In quest’ottica si è, dunque, concretizzata la collaborazione del Comune con la Roma Jewelry Week e la Fondazione Mani Intelligenti per l’organizzazione di un evento di respiro internazionale volto alla promozione del gioiello come opera d’arte frutto di un lavoro creativo e artigianale di alto profilo. L’evento sarà anche l’occasione per esporre le creazioni frutto del lavoro dei giovani che si formano presso le scuole valenzane e presso istituti di design italiani. In questo il Comune ha trovato importanti alleati nei dirigenti scolastici e nei docenti che lavorano nei plessi valenzani e che, con passione e dedizione, formano i talenti del futuro”così commentano il Sindaco Maurizio Oddone e l’Assessore ai Beni Culturali Alessia Zaio.